L’onore è Savio

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L’onore è Savio

SAVIO PUNTO PELLE – REDENTORE 3-1

Ed è il secondo 3 a 1 in pochi giorni quello che andiamo a commentare.

Ben diverso però da quello contro il Villanova e che invece ci permette di uscire a testa alta dopo 70 minuti giocati alla pari con la squadra di Savio (meritatamente) terza.

Dispiace non aver potuto appuntare tutte le occasioni, o ancora meglio avere un filmato da poter montare, perché la partita è stata veramente ben giocata da tutte e due le squadre, con tantissime occasioni da una parte e dall’altra, miracoli dei portieri, sviste arbitrali a iosa accolte con stile “abbastanza” inglese…

Squadra rivoluzionata da mister Tony, che, nel campo “Savio” dedicato al grande Teo, sceglie di togliere dalla naftalina l’usato sicuro del 4-4-2, con Vito in porta, Walker-Mario-Tucu e Bobby in difesa, Ama-Balsa-Gori-Vince a centrocampo e Cri-Tanque in attacco.

Subito messo in chiaro dal Savio che non sarà una giornata facile, la velocità e tecnica delle loro ali, soprattutto la sinistra, quasi incontenibile, su Bobby, mette in estrema difficoltà la retroguardia giallo-blu, che però lotta, non si scompone e risponde colpo su colpo. E dove non ci arriva, ci pensa Vito a togliere le castagne dal fuoco con almeno 3 o 4 miracoli d’istinto, con in*@#<ature annesse in uzbeko stretto difficilmente ripetibili ma dal senso chiarissimo.

Non che dall’altra parte il portiere sia inoperoso, anzi…

Il centrocampo a quattro copre naturalmente meglio la zona, ed i nostri riescono anche a trovare buoni fraseggi invece che cercare sempre la spallonata lunga dalla difesa preda dei centrali avversari.

Con un Vince sempre nella posizione giusta, Micky che riesce a difendere palloni e a far salire la squadra, la coppia Balsa-Gori quadratissima e che per lunghi tratti riesce a dominare a centrocampo, Cri che detta benissimo i tempi d’attacco, e e Ama che arriva al tiro 7 volte (5 volte a tu per tu col portiere), la squadra del Redentore si dimostra arcigna, combattiva, un po’ più sicura, corre meno a vuoto e, a differenza delle ultime uscite, costruisce gioco.

Lo 0 a 0 che arriva a fine primo tempo non rispecchia le occasioni create: oltre ai miracoli di Vito, infatti, ricordiamo il tiro da fuori area di Tucu, alto di poco, le varie occasioni di Ama e poi forsequalcos’altrochenonmiricordomanonècolpamiasel’articolistaglitoccafareancheilguardialinee…

Pronti via nella ripresa ed è subito occasionissima sull’asse Vince-Tanque, tutto di prima con la punta abile a girarsi e il loro portiere abile a disinnescare il tiro sul primo palo. Ma la gara resta apertissima, anche se i nostri cominciano ad essere un po’ più stanchi, e la nostra squadra, prima cortissima, comincia un po’ a sfilacciarsi. Quando esce uno stremato Tanque per Mirco, il Redentore inizia a giocare del tutto di rimessa, con Ama contro tutti (anche se stesso).

La difesa del Redentore comincia a ballare pericolosamente, e solo un paio di fischi arbitrali per fuorigiochi dubbi loro ci tengono galla.

Il loro gol, subito replicato in un uno-due da KO, arriva su errori nostri: su una svirgolata del neo-entrato Josè e su un contropiede dopo una punizione di Tucu, dove con un intercettamento e un passaggio si forma subito un 3 contro 1 micidiale, con fuorigioco non fischiato ammesso (P.S.: due parole sull’arbitro, che ha fischiato tantissimo, spesso a caso, assurda ad esempio l’ammonizione a Gori, reo di non aver rispettato la distanza su un calcio di punizione, ok… ma l’avversario non aveva ancora tirato!!!, ma bravo a tenere in mano la partita, anche grazie al comportamento correttissimo delle due squadre).

Il Redentore, tra i 2 gol, avrebbe anche la possibilità di un pareggio immediato, ma Ama, che corre per tutta la partita come un matto, si mette a camminare solo in due occasioni: quando è da solo in area contro il portiere (facendo quei 3-4 passi in più che permettono al loro difensore il recupero), e quando deve uscire dal campo dopo il cambio quando perdiamo.

Tony corre ai ripari facendo entrare Baldo per Vince e passando al 4-3-3, modulo più sul palla avanti e pedalare che però mette quasi subito Cri davanti al loro portiere. Cri non è Ama e con un pallonetto sigla il meritatissimo gol del Redentore.

Purtroppo i nostri non hanno più energie, e in pieno recupero arriva anche il doppio vantaggio (esagerato per il gioco espresso dalle due squadre), direttamente da un precisissimo calcio di punizione defilato che si insacca sul secondo palo.

Per concludere, bella partita dei nostri giocata con cuore e grinta. Squadra quadrata e corta che costruisce tante azioni e tiene un baricentro molto più alto rispetto al 4-3-3.

Rimane da vedere se il fatto di avere così tante occasioni da gol è stato un “caso” oppure bravi noi. Di certo il modulo funziona se tutti i suoi interpreti giocano bene, e difatti col calo di energie e l’uscita della punta più fisica il calo è stato evidente, ma ben venga l’utilizzo a doppio binario del 4-4-2 pronto a trasformarsi in un 4-3-3 (meno ragionato, ma in cui più uomini sono davanti alla porta in caso arrivino palloni giocabili) in caso di giornata storta degli interpreti o quando si debba recuperare.

Resta la voglia di vedere una squadra così propositiva anche la prossima settimana, contro l’altro Savio, ultimo in classifica, per vedere se il 4-4-2 ci permetterà di guarire da questa strafottenza che ci costringe a non giocare contro squadre sulla carta deboli, prendendole, e a tirare fuori gli attributi solo contro squadroni, cogliendo spesso rugbistiche “sconfitte onorevoli”.

Migliori in campo? Giocato tutti in maniera più che sufficiente, mi sento di premiare in particolare Tucu, Balsa e Micky.

Alla prossima REDDD

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