Che ansia

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Che ansia

Partiamo dal considerare che gli obiettivi di una gara di pallavolo e per di più giovanile sono, oltre a quelli ovviamente legati ad una legittima aspettativa di vittoria, quella di giocare bene e di passare una bella serata tra amici sia in campo che fuori, sperando di dare un poco di  soddisfazione a chi prepara la partita e la squadra con una prestazione quantomeno indicativa del proprio impegno. Se mai fosse possibile siamo riusciti a fare tutto il contrario, sconfitta, gioco non all’altezza, testa da un’altra parte forse in tribuna… poi nervosismo strisciante causato soprattutto dalla cattiva gestione delle proprie emozioni. Forse la mancanza di disciplina personale ci ha fatto perdere l’occasione di giocare, non dico vincere ma giocare una pallavolo che ci appartiene, ora se si vuole fare un bel salto in avanti bisogna prendersi per mano e dimostrarci l’un l’altra la fiducia necessaria per costruire una squadra reattiva e divertente. La partita nel suo svolgimento è stato per due set di una disarmante pochezza nelle nostre azioni di gioco e nonostante le raccomandazioni iniziali si è fatto poco e male, dopo un piccolo ma deciso punto della situazione la squadra ha saputo reagire fino al 23-23 del terzo set e purtroppo come spesso capita la fortuna aiuta gli audaci e noi non lo eravamo per questo anche il 23-25 ci ha pesato ancora di più del 3-0 finale.

Siccome però siamo la causa del nostro male non possiamo fare altro che scuoterci e risollevarci, quindi alla prossima partita l’ardua sentenza.

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